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Cenni storici
La Chiesa di San Giorgio Martire, conosciuta anche come il “Duomo della Montagna di Val Tidone”, sorge in località Pecorara all’interno del centro abitato.
La chiesa venne edificata tra 1792-1797 su progetto di Mastro Pietro Speltini.
Nel 1798 fu eretto il campanile su progetto dello svizzero Francesco Antonini.
Nel 1900 fu costruita la casa canonica.
Nel 1984 furono restaurati le decorazioni e gli ornamenti pittorici.
Nel 2005 furono restaurate le coperture e nel 2008 fu restaurato il coro, preziosa opera lignea dell’artigiano Giovanni Vitali, in occasione del bicentenario della sua collocazione nel tempio di San Giorgio
Caratteristiche e decorazioni
L'edificio è preceduto da un ampio sagrato lastricato in pietra. All’unico portale d’ingresso si accede da una scalinata a ventaglio di cinque gradini. Il portale è sormontato da un architrave e una targa commemorativa in marmo dedicata al Cardinale Giacomo da Pecorara. La facciata neoclassica è a capanna, coronata da un frontone triangolare, tripartita e rinserrata agli angoli da due ordini di lesene, separati da una cornice modanata in aggetto. Nella parte superiore si apre un finestrone a lunetta e una nicchia che accoglie la statua di San Giorgio, opera dello scultore Paolo Perotti. Nei fronti laterali si aprono quattro finestroni rettangolari e si addossano i volumi, senza soluzione di continuità delle cappelle feriali. I fronti delle cappelle sono rinserrati da pilastri quadrati, sormontati da guglie piramidali in pietra. Nei fronti si aprono un finestrone a lunetta per lato. Al fronte sinistro si addossa la casa del sagrestano, la sagrestia e una cappella, voltata a botte, dedicata alla Madonna di Lourdes.
La chiesa ha una pianta con schema planimetrico basilicale, a unica navata, scandita da lesene doriche in quattro campate, voltate a botte, con la volta forata dalle unghie dei finestroni del claristerio. Al di sopra delle lesene corre una trabeazione spezzata in aggetto. In corrispondenza delle prime tre campate si aprono, con archi a tutto sesto, le cappelle votive, a pianta rettangolare, voltate a botte, dedicate rispettivamente, quelle di destra al Battistero, San Rocco e al Sacro Cuore, quelle di sinistra a San Mauro, al Crocifisso e alla Madonna. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo sul piano della chiesa, si apre sull’aula con un arco a tutto sesto, su pilastri murali. A pianta rettangolare, è voltato a botte. L’abside semicircolare, tripartita da lesene doriche, è coperta da volta a catino.
Le volte, le pareti e i pilastri sono interamente dipinti a grottesche, motivi floreali e geometrici, simboli religiosi. In corrispondenza della terza cappella di sinistra, l’arco è decorato con medaglioni dipinti con i ritratti dei parroci della Parrocchia.
L’altare barocco presente in chiesa proviene dalla chiesa di San Vincenzo di Piacenza.