Chiesa della B.V. del Carmine

Il fascino del piccolo borgo di Marzonago è accentuato dalla Chiesa della Beata Vergine del Carmine, la cui semplice facciata a capanna in pietra a vista è preceduta da un breve sagrato, delimitato da un muretto in sasso. L’unico portale è sormontato da un semplice rosone circolare con cornice in cotto.
L’oratorio risale al XVI secolo. Durante la metà del XVIII secolo la chiesa venne chiusa perché in rovina e fu riparata verso il 1776.
Nel 1989 furono eseguiti interventi sull’esterno dell’edificio, fu rinnovata la tinteggiatura e le decorazioni interne con l'applicazione di nuove vetrate.

XVI secolo

Al sagrato si accede da una scalinata e chiuso sul fronte da un basso muretto in pietra a vista.
La facciata, in pietra a vista, è a capanna, con unico portale rettangolare centrale e rosone circolare, con cornice in cotto. Al fronte sinistro si addossa il basso volume del battistero. La torre campanaria, invece, è posta a sinistra del presbiterio.
A pianta quadrata, con lesene d’angolo, senza soluzione di continuità, termina con una cella aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto, coperta da tetto a falde con manto in coppi.
La chiesa ha una pianta con schema planimetrico basilicale, a unica navata di tre campate, scandite da lesene al di sopra delle quali corrono archi trasversali a tutto sesto. La navata è coperta da tetto a due falde con travi di sostegno a vista. In corrispondenza delle campate, lungo le pareti laterali corrono archi a tutto sesto che incorniciano gli altari votivi.
Il presbiterio, rialzato di un gradino in marmo, sul piano della chiesa, si apre sulla navata con un arco a tutto sesto. A pianta rettangolare, a unica campata, è coperto da volta a padiglione.
Il tetto è a falde con manto in coppi.
I pavimenti sono costituiti da mattonelle di marmo bianche e rosse.
Le volte e gli archi sono dipinti a soggetti religiosi e trompe l’oeil.
Il suo impianto è costituito da strutture verticali in muratura di pietra port.