Con l’adesione approvata all’unanimità nelle scorse settimane, Alta Val Tidone entra ufficialmente a far parte dell’Associazione nazionale “Città del Tartufo”, il sodalizio che ha lo scopo di promuovere, tutelare e valorizzare il prezioso tubero e i suoi territori di provenienza. “L’adesione all’associazione nazionale – commenta il Sindaco Franco Albertini – è potenzialmente decisiva per la tutela ambientale del nostro Comune, sempre più intenzionato a proseguire nell’attività di promozione e commercializzazione del tartufo che viene cavato nelle nostre colline. “Città del Tartufo” è una rete riconosciuta a livello anche internazionale, che organizza e lavora per promuovere il territorio e dare maggiore visibilità ai Comuni aderenti: un percorso strategico e naturale anche per il nostro comune in cui è presente un importante patrimonio immateriale da tutelare e trasmettere alle nuove generazioni”
La raccolta del tartufo a scopo commerciale risale a Pecorara agli anni Sessanta, ed è tuttora attiva e valorizzata, già a partire dal 1990, anno in cui venne organizzata la prima manifestazione dedicata al tartufo. Il prezioso e accurato lavoro di tutela e promozione ha portato, nel 2014, il disciolto Comune di Pecorara alla definizione dei prodotti a Denominazione comunale – la patata di Busseto oltre al Tartufo nero di Pecorara – e successivamente alla registrazione del marcio DE.CO.. Forte del lavoro svolto negli anni, il nuovo Comune di Alta Val Tidone ha assunto il Tartufo nero di Pecorara come prodotto de.co. ottenendo poi dal Ministero dello Sviluppo Economico la registrazione del marchio. “Grazie a queste tutele – aggiunge Albertini – e alle attività svolte anche dalle associazioni sul territorio, in particolare l’Associazione nazionale tartufai italiani Emilia-Romagna e l’Associazione provinciale tartufai piacentini, è stato possibile far conoscere a livello non solo locale il prezioso tubero di Pecorara, individuando nella raccolta e commercializzazione una forte potenzialità turistica, commerciale e culturale, come dimostra la Rassegna provinciale del Tartufo e dei prodotti del sottobosco, giunta nel 2023 alla sua 32° edizione. L’adesione all’Associazione nazionale “Città del Tartufo” era ed è quindi un approdo naturale che ci consente un passo ulteriore in questo prezioso percorso di crescita”.
La rete “Città del Tartufo” è nata ad Alba nel 1990 dalla volontà di condivisione progettuale e di sviluppo di 10 territori italiani e oggi conta circa 70 iscritti su tutto il territorio nazionale. Tra i suoi scopi vi sono la promozione del tartufo di provenienza italiana, attraverso la collaborazione con gli Enti pubblici territoriali; l’organizzazione e il coordinamento di manifestazioni promozionali dedicate al tartufo; la valorizzazione, insieme alle associazioni dei tartufai, delle conoscenze e della pratiche tradizionali di cerca e cavatura; la diffusione della “Cultura del Tartufo”; la tutela del consumatore e la promozione di marchi di qualità. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito https://www.cittadeltartufo.com/.
Con l’adesione approvata all’unanimità nelle scorse settimane, Alta Val Tidone entra ufficialmente a far parte dell’Associazione nazionale “Città del Tartufo”, il sodalizio che ha lo scopo di promuovere, tutelare e valorizzare il prezioso tubero e i suoi territori di provenienza. “L’adesione all’associazione nazionale – commenta il Sindaco Franco Albertini – è potenzialmente decisiva per la tutela ambientale del nostro Comune, sempre più intenzionato a proseguire nell’attività di promozione e commercializzazione del tartufo che viene cavato nelle nostre colline. “Città del Tartufo” è una rete riconosciuta a livello anche internazionale, che organizza e lavora per promuovere il territorio e dare maggiore visibilità ai Comuni aderenti: un percorso strategico e naturale anche per il nostro comune in cui è presente un importante patrimonio immateriale da tutelare e trasmettere alle nuove generazioni”
La raccolta del tartufo a scopo commerciale risale a Pecorara agli anni Sessanta, ed è tuttora attiva e valorizzata, già a partire dal 1990, anno in cui venne organizzata la prima manifestazione dedicata al tartufo. Il prezioso e accurato lavoro di tutela e promozione ha portato, nel 2014, il disciolto Comune di Pecorara alla definizione dei prodotti a Denominazione comunale – la patata di Busseto oltre al Tartufo nero di Pecorara – e successivamente alla registrazione del marcio DE.CO.. Forte del lavoro svolto negli anni, il nuovo Comune di Alta Val Tidone ha assunto il Tartufo nero di Pecorara come prodotto de.co. ottenendo poi dal Ministero dello Sviluppo Economico la registrazione del marchio. “Grazie a queste tutele – aggiunge Albertini – e alle attività svolte anche dalle associazioni sul territorio, in particolare l’Associazione nazionale tartufai italiani Emilia-Romagna e l’Associazione provinciale tartufai piacentini, è stato possibile far conoscere a livello non solo locale il prezioso tubero di Pecorara, individuando nella raccolta e commercializzazione una forte potenzialità turistica, commerciale e culturale, come dimostra la Rassegna provinciale del Tartufo e dei prodotti del sottobosco, giunta nel 2023 alla sua 32° edizione. L’adesione all’Associazione nazionale “Città del Tartufo” era ed è quindi un approdo naturale che ci consente un passo ulteriore in questo prezioso percorso di crescita”.
La rete “Città del Tartufo” è nata ad Alba nel 1990 dalla volontà di condivisione progettuale e di sviluppo di 10 territori italiani e oggi conta circa 70 iscritti su tutto il territorio nazionale. Tra i suoi scopi vi sono la promozione del tartufo di provenienza italiana, attraverso la collaborazione con gli Enti pubblici territoriali; l’organizzazione e il coordinamento di manifestazioni promozionali dedicate al tartufo; la valorizzazione, insieme alle associazioni dei tartufai, delle conoscenze e della pratiche tradizionali di cerca e cavatura; la diffusione della “Cultura del Tartufo”; la tutela del consumatore e la promozione di marchi di qualità. Tutte le informazioni sono consultabili sul sito www.cittadeltartufo.com.