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Cenni storici
La chiesa della Madonna di Loreto, costruita negli anni Ottanta del XX secolo su progetto del geom. Aldo Schenardi, sorge isolata in località Praticchia e presenta una superficie di circa 60 metri quadrati.
Su una parete del porticato che precede l’ingresso è murata una lapide dedicata al geometra ed è stata collocata nel 1989. Egli fu un combattente italiano in Polonia durante la prima guerra mondiale e riuscì a salvarsi da un eccidio in cui persero la vita numerosi suoi commilitoni.
Tra i relitti della strage il soldato rinvenne una piccola statua della Madonna Nera e intese il ritrovamento come un messaggio di protezione e un segno del destino. Decise dunque di portare la statua dal fronte a Praticchia, ritraendola come il simbolo del rapporto tra fede e vita quotidiana. Fece tappa nelle stalle, nei fienili, nelle veglie funebri, nei rosari del mese di maggio e nelle abitazioni dove si chiedeva aiuto e protezione.
Fu consacrata nel 1989 dal vescovo missionario mons. Marco Calliaro.
Origine
XX secolo
Caratteristiche e decorazioni
La chiesa della Madonna di Loreto in pietra a vista è a vento con rampanti curvilinei concavi e cuspide forata con apertura a forma di croce ed è preceduta da un protiro, voltato a botte, aperto sui tre lati da arcate a sesto acuto, in mattoni a vista. Nei fronti laterali si aprono due monofore a sesto acuto, con cornici in mattoni, per lato.
La pianta ha uno schema planimetrico ad aula, coperta da tetto a falde.
La parete di fondo del presbiterio è in mattoni a vista. Agli angoli della parete di fondo si addossano due pilastrini in pietra a vista che reggono, a sinistra il Santissimo Sacramento, a destra, una statua della Madonna.
La facciata, a pietre irregolari, è sormontata da una croce in ottone e presenta una nicchia in cui è inserita la campana.
Un portale d’ingresso a sesto acuto completa il frontale, una porta in vetro e ferro si apre all’interno della chiesetta ad unica navata.
Il pavimento è in cotto l’altare è formato da due piccoli pilastri in sassi squadrati che sorreggono la mensa in granito.
Ai lati dell’altare, su piedistalli di sassi martellati, sono posti, da un lato, il tabernacolo, dall’altro la piccola statua della Madonna Nera vestita di un mantello turchese, interamente cucito e ricamato a mano.
Il tetto è costituito da falde con manto in coppi.