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Cenni storici
Documentata nel 1576, la chiesa di San Giacomo apostolo sorge in località Trebecco, all’interno del centro abitato, preceduta da un sagrato sopraelevato rispetto al piano della strada a cui sia accede da una scalinata di cinque gradini.
In epoca altomedievale fu probabilmente una cella monastica di Bobbio. Nel Sinodo di Mons. Camozzi del 1574 è presente “Bernardus de Podio rector ecclesiarum Trebechi et Ruini unitarum”: da questa frase si evince che la chiesa di Trebecco e quella di Ruino erano unite. Nel 1609 si distaccò da quest’ultima per annettersi a quella di Lazzarello fino al 1729. Il 2 settembre del 1730 la chiesa è stata consacrata.
Fino al 1930 l’edificio venne sottoposto a importanti interventi di ristrutturazione e in quell'anno fu nuovamente consacrato.
In tempi più recenti, nel 1990, fu restaurato il campanile.
Origine
IX – XVIII
Caratteristiche e decorazioni
La facciata è a capanna, mono cuspidata, rinserrata agli angoli da lesene a tutta altezza. Al centro si apre l’unico portale, a luce rettangolare centinato, ai cui lati si trovano due lesene che sorreggono una trabeazione curvilinea, in leggero aggetto. All’interno della lunetta si trova il bassorilievo in bronzo raffigurante San Giacomo. Nella parte alta si apre un finestrone rettangolare centinato, a sesto ribassato, inquadrato da una cornice, sormontata da frontone interrotto. La fascia che, da terra, comprende il portale e il finestrone è in leggero aggetto. I fronti laterali si presentano continui e senza aperture. Sul retro il volume del presbiterio è forato da un finestrone rettangolare. Sul fronte destro si addossa l’edificio della Canonica. Il campanile si addossa al presbiterio sul lato destro. Su tre ordini, separati da cornici marcapiano, a pianta quadrata, termina con una cella campanaria aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto. La cella è coperta da tetto a quattro falde in coppi.
La chiesa ha una pianta con schema planimetrico ad aula, a tre campate quadrate, voltate a crociera. Le campate sono segnate da lesene doriche, al di sopra delle quali s’impostano gli archi trasversali, a sesto ribassato. Sulla navata si aprono con archi a tutto sesto, a tutta altezza tre cappelle votive, poco profonde, a pianta rettangolare, voltate a botte. Il presbiterio, rialzato di tre gradini di marmo, sul piano della chiesa, è a pianta rettangolare, a unica campata, voltato a botte.